flessibile
flessìbile agg. e s. m. [dal lat. flexibĭlis, der. di flectĕre «piegare», part. pass. flexus]. – 1. a. agg. Che può flettersi, che si piega facilmente: un ramo, una canna f.; un filo metallico, una sbarra f.; ginocchia poco f.; nelle costruzioni, struttura f., che può subire deformazioni elastiche. b. s. m. Nome generico di dispositivi tubolari, di vario diametro, costituiti in genere da una guaina di nastro o filo metallico avvolto a spirale, spesso con anima di gomma (di uso, per es., in idraulica, come quelli che portano l’acqua dal gruppo dei rubinetti al bulbo della doccia), o dentro cui può scorrere, mosso da un pulsante o da altro congegno, un filo metallico (tali, per es., i flessibili dei freni delle biciclette, o quelli che servono per comandare lo scatto dell’otturatore delle macchine fotografiche, quando sia richiesta l’assoluta immobilità dell’apparecchio). 2. agg., fig. Che può variare, modificarsi, adattarsi a condizioni diverse, e sim.: carattere, indole f., docile (cfr. il contrario, e più com., inflessibile); orario f. (di lavoro o d’ufficio), lo stesso che orario elastico; adottare una linea politica f., non rigida; lingua, stile f., che si adatta con facilità all’espressione di varî sentimenti; voce f., agile nei passaggi di tono: o tu che addestri A modular con la flessibil voce Teneri canti (Parini); in grammatica, parole f., parti del discorso flessibili, soggette a flessione (più com. variabili); in economia, prezzo, cambio, sistema economico f., v. flessibilità, n. 1; nella tecnica, di apparecchi adattabili a usi diversi o a condizioni diverse d’impiego o a molteplici programmi operativi; nell’industria, detto di un sistema di produzione controllato da una rete di calcolatori elettronici e caratterizzato, oltre che da un alto grado di automazione, anche dalla possibilità di variare in breve tempo il tipo di prodotti e differenziare il ritmo delle lavorazioni. In diritto, di costituzione che può essere modificata o comunque sostituita dal potere legislativo ordinario con la medesima procedura che è seguita per tutte le altre leggi ordinarie (è il sistema classico del diritto inglese; in Italia, lo statuto albertino era una costituzione flessibile, l’attuale invece è «rigida»). ◆ Avv. flessibilménte, poco com. e più spesso in senso fig., con cedevolezza, con attitudine a variare, ad adattarsi, e sim.