flessibilizzante
p. pres. e agg. Che contribuisce a sviluppare la duttilità mentale. ◆ proprio in una società come la nostra, caratterizzata da un’innovazione tecnologica crescente e da un’accentuata mobilità lavorativa, la filosofia è chiamata a svolgere (al di là dei suoi contenuti specifici) una funzione formativa e «flessibilizzante» che nessun’altra espressione del sapere sembra in grado di svolgere. (Giacomo Marramao, Corriere della sera, 27 febbraio 1999, p. 35, Terza pagina) • Si rassicuri il professor Marramao, per far comprendere ai governanti italiani la «funzione formativa e flessibilizzante» della filosofia non c’è bisogno di scomodare i «manager americani». Forse riusciamo ad arrivarci da soli. (Luciano Guerzoni, Corriere della sera, 8 marzo 1999, p. 33, Cultura).
Derivato dal v. tr. flessibilizzare con l’aggiunta del suffisso -ante.