flora
flòra s. f. [dal nome della dea Flora, antica divinità italica collegata con il fiorire delle piante e dei fiori in primavera, trasportata al nuovo significato da C. Linneo nel titolo dell’opera Flora Lapponica (1737) e poi anche in altre opere successive, ma già prima presente nel titolo di un’opera di G. B. Ferrari, Flora sive florum cultura (1633) e, nella traduz. ital., Flora ovvero cultura di fiori (1638)]. – 1. Complesso delle piante, spontanee, naturalizzate o largamente coltivate in un dato territorio o ambiente: f. italiana, alpina, mediterranea, marina; la f. e la fauna delle regioni tropicali. Con accezione partic., f. relitta, aggruppamento di specie vegetali assai prossime a quelle già esistenti in altri periodi geologici a clima più mite, che si può rinvenire in settori vallivi, o comunque protetti, di alcuni sistemi montuosi tra cui le Alpi (mentre normalmente si riscontra oggi fuori dell’ambiente alpino). 2. Per analogia, in biologia e medicina, f. batterica, l’insieme dei batterî che vivono in determinati ambienti: f. (batterica) intestinale; f. batterica del cavo orale.