fluido
flùido agg. e s. m. [dal lat. fluĭdus, der. di fluĕre «fluire»]. – 1. agg. a. In fisica, stato f. (e meno com. corpi f., sostanze f.), denominazione che comprende sia lo stato liquido sia quello aeriforme dei corpi, e che è caratterizzato, a differenza di quello solido, da una più o meno accentuata scorrevolezza delle particelle del corpo le une sulle altre. b. Nel linguaggio com., di sostanza, per lo più liquida, che ha le caratteristiche della fluidità, e quindi, in genere, scorrevole: il sangue nelle vene è f.; un olio minerale f., poco o troppo fluido. c. fig. Scorrevole, sciolto: stile f., oratoria f., che scorre con scioltezza, senza intoppi o involuzioni; una circolazione stradale fluida. Con altro traslato, instabile, mutevole, poco definito: la situazione è tuttora fluida. In partic., nel linguaggio econ., domanda f., quella che può facilmente spostarsi da un venditore all’altro. 2. s. m. a. In fisica, denominazione generica di ogni corpo allo stato fluido, cioè liquido o aeriforme: f. viscosi, non viscosi; fisica, dinamica dei fluidi. Per il f. calorico, elettrico, magnetico, e in generale per i f. imponderabili, v. imponderabile. b. In tecnologia meccanica, fluido da taglio, liquido, per lo più oleoso, che nel taglio dei metalli viene lanciato in modo da investire sia il pezzo in lavorazione sia l’utensile, allo scopo di sottrarre il calore prodotto durante il taglio, di lubrificare le parti che vengono a contatto dell’utensile, ecc.; in casi speciali si usa, invece del liquido, aria compressa. 3. s. m. In metapsichica, termine introdotto all’epoca del medico austriaco F. Mesmer (1734-1815) e del «magnetismo animale», ma in uso ancor oggi, per indicare un’ipotetica forza o sostanza che si sprigionerebbe dall’organismo umano, e spec. da alcuni individui (ipnotizzatori, guaritori, medium): emettere, emanare uno speciale f.; dominare col proprio f. magnetico. ◆ Avv. fluidaménte, con fluidità, con scorrevolezza e scioltezza.