folla
fòlla (o fólla) s. f. [der. di follare1; cfr. calca, da calcare3]. – 1. Moltitudine di persone addensata in un luogo: c’era gran f. per le vie; la f. si disperse; mescolarsi tra la f., confondersi nella f.; i movimenti, l’agitazione, il tumultuare della f.; c’è sempre f. in quel cinema, in quel supermercato; Sono entrato nella gran f. mista Della messa di mezzogiorno, in cerca Di te (Attilio Bertolucci); fare folla, accalcarsi, ammassarsi di più persone; con determinazioni: una f. di gente, di spettatori; era attorniato da una f. di amici, di adulatori; per estens.: medico, avvocato che ha una f. di clienti. Nel linguaggio giornalistico, bagno di folla, espressione (ricalcata sul fr. bain de foule) con cui viene indicato il contatto diretto con la folla, con la moltitudine, ricercato da un uomo di stato soprattutto nei suoi viaggi ufficiali. Talora con senso spreg., massa, volgo: cercare gli applausi della f.; non curarsi degli apprezzamenti della folla. Con usi specifici: delitti della f., espressione impropria del linguaggio giur. per indicare i delitti commessi per suggestione di una folla in tumulto; psicologia delle f. (o della massa), v. massa, n. 3 c; condizione di f. compatta, nella tecnica delle costruzioni, la condizione di carico di strutture sulle quali può venirsi a trovare un fitto assembramento di persone (solai per sale di riunione, marciapiedi di ponti, scale, balconi, ecc.), e che corrisponde, tenendo conto delle sollecitazioni dinamiche, a un carico di 400-600 kg al m2. 2. fig. Gran quantità di cose ammassate, soprattutto astratte: una f. di pensieri, di preoccupazioni. Nel linguaggio scient., anche riferito a un insieme di elementi di varia natura; così, in meccanica statistica, f. di monadi, un insieme di elementi materiali. 3. ant. Quantità di cose che facciano pressione in un luogo, e la pressione stessa: anzi che lo stomaco abbia smaltito l’uno cibo, vi getta su l’altro, donde la digestione la f. de’ cibi impedisce (Ottimo).