foraggio
foràggio s. m. [dal fr. fourrage, der. del fr. ant. feurre «strame», voce di origine franca]. – Nome generico di tutti i prodotti che servono di alimento al bestiame domestico, soprattutto vegetali, come l’erba fresca dei pascoli, dei prati e degli erbai, foglie di alberi e arbusti, erbe raccogliticce, il fieno, le paglie dei cereali (trinciate e mescolate agli altri prodotti), le pule, alcuni frutti (zucche, ghiande, carrube), granella di cereali (avena, ecc.), semi di leguminose (fava, veccia, moco), radici carnose (barbabietola, rapa), e inoltre residui di industrie diverse (crusca, polpa di barbabietola da zucchero, panelli oleosi, sansa d’olive) e sostanze animali, come siero di latte, sangue secco, farina di carne e di pesce.