forapaglie
forapàglie (o forapàglia) s. m. [comp. di forare e paglia], invar. – Nome di varî uccelli passeracei della famiglia silvidi, il più comune dei quali, Acrocephalus schoenobaenus, è un piccolo uccello insettivoro, di colore bruno nerastro sul dorso, con qualche striscia più chiara sul capo, e bianco giallastro sul ventre: nidifica tra le canne, ma vive, in autunno, anche nei campi, lontano dalle acque; in Italia è estivo, assai copioso nelle località adatte, dove nidifica. Simili al precedente, il f. castagnolo (lat. scient. Acrocephalus melanopogon), stazionario e nidificante in certe località italiane, e il f. macchiettato (lat. scient. Locustella naevia), dal piumaggio bruno verdastro con strie marcate sul dorso, di doppio passo regolare in Italia.