forcella
forcèlla s. f. [dal lat. furcilla, dim. di furcŭla: v. forcola]. – 1. In genere, qualsiasi legno, ferro o altro oggetto che a un certo punto si allarga biforcandosi, assumendo all’incirca la forma di un Y, o che comunque si presenta con due bracci ricordando la forma di una U o di una V; è quindi nome comune o tecnico di varî arnesi e utensili, organi di macchine aventi funzioni di sostegno per alberi, ruote, ecc., oppure di guida per funi, cinghie, e sim., tra cui in partic.: la f. delle carrucole, la f. della bicicletta (a cui è fissata la ruota anteriore e che regge il manubrio), il diapason a f., il calibro a f., la biella a f. nelle macchine alternative, il palmer, il minimetro per lamiere, ecc. Nelle imbarcazioni, scalmi a forcella, o forcelle, gli scalmi biforcuti che servono di appoggio ai remi senza bisogno degli stroppi. Negli apparecchi telefonici, il supporto incavato che sostiene il microfono. 2. Lo stesso che forcina per capelli. 3. In orografia e in alpinismo, intaglio di una cresta montuosa, stretto, profondo, con pareti o spigoli laterali molto erti, per lo più privo di strade o sentieri; è termine vivo anche nella toponomastica alpina. 4. a. Negli uccelli, pezzo osseo impari costituito dalla fusione delle due clavicole, detto anche forchetta e, con termine lat. scient., furcula; popolarmente, il termine è riferito soprattutto al pollame. b. Nome dato nel linguaggio com. alla zona dell’epigastrio nello stomaco umano, e all’angolo formato dalle due arcate costali. c. In macelleria, è così chiamato a Firenze il taglio di carne comunem. indicato come punta di petto. 5. In musica, segno costituito da due segmentini convergenti ad angolo acuto che, sottoposto o sovrapposto a un passo musicale, ne prescrive esecuzione in crescendo o in diminuendo secondo che il vertice dell’angolo sia a sinistra (〈) o a destra (>). 6. In artiglieria, piazzamento di due colpi, eseguiti con dati di tiro diversi, uno lungo e uno corto, così che l’obiettivo risulti compreso tra i due punti di caduta dei proiettili; è metodo abitualmente seguito per l’aggiustamento del tiro: fare forcella; f. semplice, con due soli colpi; f. confermata, con due gruppi di colpi; ampiezza della f., la distanza fra i due punti o, rispettivam., fra i centri delle due rose di tiro. ◆ Dim. forcellina, forcellétta.