formigonismo
s. m. Il modello politico di Roberto Formigoni nel governo della Regione Lombardia. ◆ Insomma, l’accerchiamento di [Paolo] Romani prosegue. L’ispiratore si suole indicare in Roberto Formigoni, che per giunta l’anno prossimo dovrà sottoporsi alle urne. E vuole farlo secondo le sue regole. Lo scenario che si prospetta in casa azzurra è quello di un centrodestra che andrà male un po’ dappertutto tranne che, appunto, nella terra del formigonismo trionfante. Una bella rampa di lancio per il governatore, un argomento con cui fare i conti per gli altri. (Marco Cremonesi, Corriere della sera, 15 luglio 2004, p. 49, Cronaca di Milano) • [tit.] Il candidato del centrosinistra [Riccardo] Sarfatti attacca il «formigonismo». Ds e Margherita: presidente in difficoltà «Come avevo previsto, il diktat di [Silvio] Berlusconi ha prevalso» [testo] […] «In ogni caso -- ha aggiunto -- il centrosinistra è certo che convincerà la maggioranza degli elettori sulla base della qualità dei programmi, rivolti unicamente a dare risposte ai problemi reali che dieci anni di formigonismo non hanno risolto». (Provincia, 13 gennaio 2005, p. 2, Attualità) • «Ci può essere una fase nuova, ma dipende anche da come la Lega saprà distinguersi da Formigoni». In che senso? «Non c’è dubbio che il centrosinistra ha un progetto alternativo al formigonismo. Ma per poterlo sviluppare come forza di governo è necessario raggiungere un consenso più ampio. Dobbiamo uscire dall’autoreferenzialità e saper parlare anche alle componenti più consapevoli del centrodestra» [Riccardo Sarfatti intervistato da Andrea Montanari]. (Repubblica, 2 luglio 2006, Milano, p. IV).
Derivato dal nome proprio (Roberto) Formigoni con l’aggiunta del suffisso -ismo.
Già attestato nella Repubblica del 28 aprile 1991, p. 32, Cultura (Michele Serra).