forzare /for'tsare/ [lat. ✻fortiare, der. del lat. tardo fortia "forza"] (io fòrzo, ecc.). - ■ v. tr. 1. a. [esercitare una pressione su un oggetto: f. il tappo nel collo del fiasco] ≈ calcare, fare forza (su), pigiare, premere, spingere. b. [aprire o cercare di aprire con la forza, usando una chiave falsa o non adatta o altro arnese: f. una serratura, una cassaforte] ≈ manomettere, scassinare, sforzare. c. [aprire o cercare di aprire una porta con la forza] ≈ abbattere, scardinare, sfondare. d. [sottoporre a sforzo, spingere oltre il limite ordinario: f. il motore; f. la voce] ≈ sforzare. ● Espressioni: forzare il passo ≈ accelerare, affrettare (o allungare) il passo. ↔ decelerare, rallentare. 2. [fare in modo che qualcuno faccia qualcosa contro il suo volere, con la prep. a del secondo arg.: l'ha forzato a firmare] ≈ (non com.) coartare, fare forza (a), sforzare. ↓ costringere, obbligare. ■ v. intr. (aus. avere) [essere inserito strettamente, a stento: questo cassetto forza; il piede forza nella scarpa] ≈ fare forza, sforzare. [⍈ OBBLIGARE]