fosfato
s. m. [der. di fosf(orico), col suffisso chim. -ato, attrav. il fr. phosphate]. – In chimica, sale o estere dell’acido fosforico. In partic., f. tribasico, o neutro, o normale, il sale in cui tutti e tre gli atomi di idrogeno dell’acido sono stati sostituiti da atomi di metallo; f. mono- e bibasico (o bi- e monoacido), quelli in cui ne sono stati sostituiti rispettivamente uno solo o due. I fosfati dei metalli alcalini vengono usati in metallurgia, nella depurazione delle acque, nella fabbricazione di vetri e smalti, in tintoria; tra gli altri, i f. di calcio sono ottimi fertilizzanti, il f. di cobalto è utilizzato come pigmento, il f. di rame come fungicida e insetticida. Taluni esteri dell’acido fosforico (trietilfosfato, tributilfosfato, ecc.) sono importanti come agenti tensioattivi, antischiuma, plastificanti, ecc. Fosfato d’ossa, il residuo ottenuto privando le ossa animali del grasso e dell’osseina, costituito essenzialmente da fosfato tricalcico e usato direttamente come fertilizzante o per preparare il perfosfato d’ossa.