fossato
s. m. [dal lat. tardo fossatum (e anche fossatus), propriam. part. pass. del v. fossare, intens. di fodĕre «scavare»]. – 1. a. Largo fosso scavato lungo i campi o le strade di campagna, per lo scolo delle acque; anche quello che si forma naturalmente per lo scorrimento delle acque piovane: scavare un f.; sedere sul ciglio di un fossato. b. Per metonimia, l’acqua che scorre dentro un fossato, quindi piccolo corso d’acqua o torrente: La pioggia cadde, e a’ fossati venne Di lei ciò che la terra non sofferse (Dante); ogni f. che mettea in Arno pareva un fiume (G. Villani). 2. Nelle fortificazioni antiche, scavo artificiale che seguiva esternamente il perimetro delle opere difensive, per impedire agli assalitori di avvicinarsi ad esse; poteva essere riempito d’acqua, o anche, se di notevole larghezza, essere lasciato asciutto. ◆ Dim. fossatèllo, piccolo fossato, canaletto; metodo a fossatelli, sistema di irrigazione per scorrimento, particolarmente adatto in zone collinose.