frantume
s. m. [der. di frangere, part. pass. franto]. – Ciascuno dei frammenti, per lo più irregolari e minuti, in cui un oggetto di materia dura e fragile si riduce per rottura, stritolamento, ecc.; per lo più al plur.: raccogliere i f. della brocca; fare, mandare, ridurre, andare, volare in frantumi; il vaso è caduto ed è andato in frantumi. In senso fig., in frantumi, come locuz. agg., in pezzi, o in grave stato di dissociazione, in disfacimento: una società, un mondo, un’istituzione in frantumi.; mandavo in frantumi i loro rimproveri ripetendoli a mente e confutandoli parola per parola (Erri De Luca).