fratria2
s. f. Luogo metaforico in cui realizzare un patto di fratellanza tra le persone, al di là delle appartenenze nazionali, etniche, religiose, sociali, di genere ecc. ♦ Anche oggi continua l’abuso. Il corpo altro, il migrante, è escluso dai diritti della patria, dai diritti di cittadinanza o da uno status legale di soggiorno. Ecco perché urge trovare un nuovo equilibrio. Il cantante brasiliano Caetano Veloso, non a caso, in un suo brano intitolato “Lingua” dice: “Io non ho patria, ho una matria e voglio una fratria”. Forse quello che ci serve è un nuovo patto di fratellanza e sorellanza tra noi, una fratria. Solo così potremo costruire una nazione del futuro con nuove visioni e nuovi orizzonti. Per evitare le guerre e affrontare i pericoli di un pianeta sempre più precario. (Igiaba Scego, Espressorepubblica.it, 13 dicembre 2017, Visioni) • Bisogna ridare significato alla parola patria, ha esortato il sindaco, definendo subito dopo patria come quella cosa «che rappresenta il nostro stare insieme per un destino comune», ed è una buona definizione, molto meno retorica di quel monumento di marmo e bronzo appena restaurato sulla facciata del Municipio, che Merola stava ri-inaugurando. Nella sua versione di patria prevale un'idea di solidarietà orizzontale, fra uguali che condividono una condizione e un futuro, insomma più una cosa da fratelli che da padri e figli. Vogliamo allora chiamarla fratria, magari? Che ne dite? (Michele Smargiassi, Repubblica, 2 marzo 2019, 2 marzo 2019, Prima pagina).
Da fràtria1.