freccia
fréccia s. f. [dal fr. ant. fleche (in fr. mod. flèche), voce di origine germ.] (pl. -ce). – 1. a. Arma da getto, in uso dalla più remota antichità a tutto il medioevo, sino all’introduzione delle armi da fuoco, e ancora oggi presso popolazioni primitive e nello sport del tiro con l’arco: è costituita da una leggera asticciola, per lo più di legno, terminante a un’estremità con una punta di pietra, osso o metallo (e nei tipi moderni di diversi materiali), e all’altra con una cocca, o dente, nella quale trova alloggiamento la corda dell’arco o della balestra, con cui si tira, e un impennaggio, che le consente di mantenere durante il tragitto la posizione e la direzione iniziale: trarre la f. dalla faretra; aggiustare o incoccare la f. alla corda dell’arco; f. avvelenate, f. incendiarie. Per estens., è così chiamato anche il proiettile, costituito da un’asticciola metallica in forma di freccia, dei fucili subacquei, e quello che si lancia con la cerbottana. Usi fig.: avere molte f. al proprio arco, disporre di argomenti o di strumenti validi contro un avversario; essere una f. nel fianco, essere causa di dolore, di sofferenza (e s’intende per lo più intensa e continua). È frequente come termine di paragone per indicare grande velocità: correre, volare, lanciarsi, come una f.; le passò accanto rapido come una freccia. b. fig. Motto pungente, frecciata: è molto maligno, e non risparmia a nessuno le sue f.; la f. del Parto, allusione malevola, frase mordace che si lancia al momento di andarsene, o anche colpo dato a tradimento (allusione alla tattica dei Parti che, fuggendo a cavallo, si voltavano improvvisamente a lanciare frecce). 2. a. Arnese in forma di freccia, come l’ago della bussola o altro indice; anche il dispositivo (propriam. f. di direzione) che negli autoveicoli si alzava manualmente a destra o a sinistra per segnalare il cambio di direzione di marcia, ora sostituito da apparati luminosi lampeggiatori: mettere la f. prima di svoltare; negli aeroporti, f. d’atterramento, freccia di grandi dimensioni e colorazione vistosa, girevole intorno ad apposito asse, destinata a indicare la direzione del vento. b. Disegno riproducente una freccia, per lo più stilizzata (→), usato per indicare il senso di un moto, in segnalazioni stradali e sim.: seguire la f.; in opere a stampa, si usa talora come segno di rinvio; in formule chimiche per indicare il senso di una reazione; e altri sign. specifici ha in analisi vettoriale, in analisi e logica matematica. c. In passato, nelle calze da donna, nome dato talvolta alla baghetta. 3. Con usi più partic.: a. In architettura (per influsso del francese flèche), la cuspide terminale di edifici o membrature ad andamento verticale, come campanili, contrafforti e simili. b. In arboricoltura, l’asse primario di un albero. c. Nell’attrezzatura navale, la vela aurica, disposta al disopra della randa: sinon. di controranda. d. In geografia, f. litoranea, espressione usata da alcuni geografi e geomorfologi per indicare lidi marini sabbiosi, staccati per intero dalla costa, terminanti, a una o a tutte e due le estremità, a uncino. 4. a. In geometria, f. (o saetta) di un arco di curva, la perpendicolare dell’arco alla corda nel suo punto medio. b. Nelle costruzioni, la distanza verticale tra il punto più alto della curva d’asse di un arco e il piano passante per le imposte; f. d’inflessione, il massimo cedimento verticale nella deformazione di una struttura soggetta a carichi verticali. 5. In aeronautica, angolo che il profilo anteriore dell’ala forma con l’asse longitudinale dell’aeromobile; aereo a f. (o a geometria) variabile, moderno tipo di aereo in cui si è in grado di far variare tale angolo in funzione delle condizioni d’impiego, cioè della velocità (le ali si accostano tanto più alla fusoliera quanto più alta è la velocità). 6. In fisica, f. del tempo, nozione introdotta per significare che, in relazione all’irreversibilità di molti fenomeni fisici, che procedono spontaneamente nel verso nel quale cresce l’entropia dei sistemi da essi interessati, v’è anche da considerare un’anisotropia del tempo, segnalata appunto dalla detta freccia orientata nel verso dell’entropia crescente. 7. In astronomia, piccola costellazione (detta anche Saetta, lat. Sagitta) nella Via Lattea, riconoscibile da quattro stelle che danno all’occhio l’idea di una freccia. Dim. freccina, freccétta (v.).