freno
fréno s. m. [lat. frenum, dal tema di frendĕre «digrignare i denti»]. – 1. a. Il morso che si mette in bocca al cavallo e a cui s’attaccano le redini per reggerlo e guidarlo; in questa accezione il termine, meno com. di morso, è usato quasi esclus. nelle locuz. mordere, rodere il f., riferite propr. a cavalli impazienti, ma più spesso usate in senso fig., essere insofferenti di un’autorità o disciplina, sopportare malvolentieri, con forzata rassegnazione, uno stato di soggezione morale o politica. b. ant. Le redini, spec. nelle locuz. a f. sciolto, a f. abbandonato (lo stesso che a briglie sciolte): A f. abbandonato cavalcando (Boccaccio); Fuggono i Franchi allora a f. sciolto (T. Tasso). 2. Ogni dispositivo capace di contrastare, eventualmente fino ad arrestarlo, il moto (rotatorio o traslatorio) di uno o più organi di una macchina e in partic. di un veicolo: il f. della carrozza; i f. della bicicletta, dell’automobile, del tram, del treno; f. a mano, a pedale (negli autoveicoli, detti anche, rispettivam., f. di stazionamento e f. di servizio); f. automatico; f. di emergenza, nelle vetture ferroviarie; f. della ruota anteriore, della ruota posteriore; stringere, tirare, azionare, allentare i f.; la rottura dei freni. Nella tecnica si distinguono, in base alle caratteristiche, al funzionamento, ai principî che sfruttano, f. meccanici, idraulici, aerodinamici, elettromagnetici, ecc. I f. meccanici, o f. ad attrito secco utilizzano la forza d’attrito che si genera tra due superfici premute l’una contro l’altra; comprendono: i f. a ceppo, costituiti da ceppi di materiale vario, agenti su cerchioni, pulegge, funi, tamburi, e adoperati su carri a traino animale, nei veicoli ferroviarî e tranviarî, nelle biciclette; i f. a tamburo, usati sugli autoveicoli e su taluni mezzi leggeri ferroviarî, costituiti da due ganasce che vengono premute contro la superficie interna (f. a espansione) oppure esterna del tamburo solidale con la ruota da frenare; i f. a disco, in cui un disco metallico solidale con la ruota da frenare è interposto tra due ceppi, muniti di guarnizione antifrizione, in modo che questi possano «abbracciarlo» e serrarlo in una porzione della sua corona circolare; i f. a pàttini, che agiscono sulle guide verticali di ascensori e montacarichi; i f. a nastro, in cui un nastro, generalm. d’acciaio, avvolge una puleggia o un tamburo per circa tre quarti della sua circonferenza, esercitando una pressione e quindi un attrito. I f. idraulici (da non confondere con quelli meccanici a comando idraulico), distinti in f. rotativi e f. alternativi, utilizzano i primi la resistenza che incontra un rotore opportunamente sagomato quando ruota immerso in un liquido, e i secondi la resistenza che incontra un liquido, per es. olio, nel passaggio attraverso un foro o un condotto di piccola sezione (questi ultimi sono chiamati comunem. ammortizzatori). F. aerodinamici sono quelli che sfruttano la resistenza aerodinamica esercitata dall’aria su apposite superfici in moto rispetto ad essa (per es., le alette sporgenti dall’ala del velivolo a comando del pilota). I f. elettromagnetici sfruttano l’azione frenante di correnti indotte in un corpo metallico (per es. un disco) che si muove entro uno o più campi magnetici. Si chiamano, infine, f. a contromarcia quelli che, nelle macchine a vapore alternative, sono costituiti dallo stesso motore quando questo utilizza il vapore in pressione non come forza motrice ma come forza resistente (controvapore; e funzione analoga ha nelle macchine elettriche la controcorrente). 3. fig. Qualsiasi forza o mezzo, anche spirituale, che ponga un limite alla licenza, alla libertà disordinata, o che comunque regoli le inclinazioni dell’uomo: il f. della legge; f. morali; il f. della coscienza; non c’è f. che possa arrestare l’impeto della folla inferocita. Quindi anche governo: Voi cui fortuna ha posto in mano il f. De le belle contrade (Petrarca); o ritegno in genere: senza f. alcuno di rimordimento o di vergogna (Boccaccio). In senso ampio, in alcune locuz. di uso com.: non c’è f., non c’è più f., a proposito di manifestazioni di licenza, d’immoralità, di violenza; mettere, porre un f. (a disordini, ad abusi, alle spese pazze, ecc.), mettere un limite, diminuire, arginare; tenere in f. o a f. (una persona, un popolo, le passioni, i desiderî, la propria lingua, ecc.), far stare a dovere, a segno; stringere i f., aumentare il rigore, irrigidire la disciplina, soprattutto per impedire abusi; allentare il f. o i f., concedere maggiore libertà, o anche dare libero corso: allentare il f. alle parole, alle lacrime, al dolore. Letter., il f. dell’arte, il senso della misura, della proporzione, dell’armonia che debbono guidare nella creazione di opere artistiche: Ma perché piene son tutte le carte Ordite a questa cantica seconda, Non mi lascia più ir lo fren de l’arte (Dante). ◆ Dim. frenétto (non com.) e, con accezioni proprie, frenèllo (v.).TAV.