fretta
frétta s. f. [der. di frettare, dal lat. *frictare «fregare»]. – 1. Necessità o desiderio di fare presto: ho f. d’arrivare, di finire; non posso trattenermi perché ho una gran f.; va’ pure adagio, non c’è f.; senza mostrare f.; nella f. di uscire, ho dimenticato le chiavi; mettere f., fare f. a qualcuno, sollecitarlo, incitarlo a far presto. 2. Rapidità nei movimenti, negli atti: la fretta Che l’onestade ad ogn’atto dismaga (Dante); soprattutto nella locuz. avv. in fretta e altre sim.: camminare, leggere, scrivere, fare un lavoro in f.; mangiare un boccone in f., in gran f., in tutta f.; andare di f., con passo affrettato, veloce, o, anche, avere premura. Include spesso l’idea di rapidità eccessiva; s’accompagna perciò spesso all’agg. o avv. troppo: parli troppo in f.; giudichi con troppa fretta. Frequente l’espressione in f. e furia, in gran fretta, precipitosamente: dovettero sgombrare in f. e furia.