frontline
(front line), s. m. e f. e agg. inv. Prima fila, prima linea; che si trova direttamente esposto, a diretto contatto. ◆ Accompagnata da due ballerine, una corista e un rapper, un’efficace frontline di fiati e una straordinaria sezione ritmica, la [Daniela] Mercury trascina il pubblico con energica naturalezza e senza un attimo di pausa. (Sandra Cesarale, Corriere della sera, 26 giugno 1998, p. 53, Cronaca di Roma) • Solidale con i sindacati un’altra associazione: Rosario Trefiletti di Federconsumatori censura le Poste che «avrebbero dovuto implementare il personale “front line”, quello che ha rapporti diretti con i clienti, si doveva fare uno sforzo maggiore». (R. E. S., Stampa, 20 gennaio 2002, p. 19, Economia) • Il lavoro degli operatori telefonici non è a progetto, perché il progetto non c’è, mi si perdoni la contraddizione in termini, è invece necessario trasformare il front line degli operatori telefonici in una vera industria di servizi, attraverso la rivoluzione dei processi organizzativi. (Vittorio Ravà, Libero, 27 agosto 2006, p. 27, Economia).
Dall’ingl. front-line, a sua volta composto dall’agg. front (‘frontale, anteriore’) e dal s. line (‘fila’).
Già attestato nella Repubblica del 19 maggio 1985, p. 21, Musica (Gino Castaldo), usato come s. f. inv.