frusta
s. f. [lat. fūstis (strumento di supplizio), con inserzione di r onomatopeico]. – 1. Lunga bacchetta con in cima un cordone formato da una o più funicelle intrecciate, spesso terminante con un pezzetto di spago detto sverzino, usata per incitare o picchiare le bestie, soprattutto quelle da tiro o da lavoro: un colpo di f.; schioccare la f.; mettere alla f., sottoporre una bestia (e più spesso, in senso fig., una persona) al massimo sforzo. Anche il frustino adoperato per i cavalli al galoppo, soprattutto volendo indicare, per sineddoche, un fantino o una cavallerizza, in frasi come è un’ottima f. e sim.; nel linguaggio degli ippodromi, vincere a f. alzata, imporsi facilmente agli avversarî. Usata anche sull’uomo, come strumento di pena, di punizione, di penitenza (soprattutto in passato, ma anche in alcuni moderni regimi integralisti), il termine in parecchie frasi indica simbolicamente punizione corporale o metodo correttivo energico: adoperare la f.; con i ragazzi ostinati ci vorrebbe la f.; quando le parole non servono giova la frusta. 2. Arnese di cucina, formato di fili metallici ricurvi e uniti a un manico, usato per montare la panna, la chiara d’uovo, per preparare la maionese, ecc. 3. In musica, strumento a percussione formato da due tavolette di legno sovrapposte e congiunte a un’estremità per mezzo di una cerniera; chiudendo bruscamente le due tavolette si ottiene un rumore analogo a uno schiocco di frusta. 4. Pane in forma di filoncino allungato e sottile. 5. Pésca a frusta: sistema di pesca sportiva, in uso soprattutto in laghi, fiumi e torrenti, per la cattura di scardole, cavedani, alborelle e più raram. trote; si effettua con una canna piuttosto lunga che in cima alla lenza, senza piombo e senza galleggiante, porta da tre a cinque ami, ai quali vengono attaccati come esca per lo più insetti: l’azione consiste nel sollevare la canna verticalmente in modo da distendere la lenza, abbassandola poi velocemente come per dare una frustata (di qui il nome) facendo posare silenziosamente l’esca nell’acqua, e risollevando subito dopo la canna, dato che il pesce abbocca per lo più in questa fase, nel timore che il cibo gli venga sottratto. ◆ Dim. frustina (nel sign. 4), frustino m. (v.); accr. frustóne m. (v.).