fruttosio
fruttòṡio (o fruttòṡo) s. m. [der. di frutto, col suff. -os(i)o]. – In chimica organica, monosaccaride, detto anche zucchero di frutta o levulosio (perché le sue soluzioni fanno ruotare il piano della luce polarizzata verso sinistra) o anche destro-fruttosio (per ricordare i suoi rapporti genetici col glicosio destrogiro); è l’unico chetoesosio reperibile in natura, presente come tale in molti frutti, nel miele e, sotto forma di inulina, nei tuberi di dalia e di topinambur. Si prepara industrialmente dall’inulina o dallo zucchero invertito e più largamente, oggi, dalla trasformazione enzimatica del glicosio (anch’esso ottenuto per via enzimatica dall’amido), e si usa per sostituire il glicosio in alcune sue applicazioni (pasticceria, produzione di bevande alcoliche e gassate, ecc.).