fulminare [dal lat. fulminare, der. di fulmen -mĭnis "fulmine"] (io fùlmino, ecc.). - ■ v. impers., non com. (aus. essere o avere) [cadere, detto di fulmini] ≈ ‖ balenare, lampeggiare. ■ v. tr. 1. [colpire, abbattere col fulmine: Giove fulminò Capaneo] ≈ folgorare. 2. (estens.) a. [di fulmini e scariche elettriche, colpire qualcuno e ucciderlo: è stato fulminato dall'alta tensione] ≈ folgorare. b. (fig.) [colpire mortalmente all'improvviso: è stato fulminato da un infarto] ≈ (fam.) fare secco, stecchire, stroncare. ‖ abbattere, ammazzare, uccidere. 3. (estens.) a. [colpire qualcuno con violenza e all'improvviso: il pugile fulminò l'avversario con un destro alla mascella] ≈ ‖ abbattere, atterrare, stendere. b. [nel calcio, sorprendere con un tiro imparabile: f. il portiere avversario] ≈ ‖ battere, superare. 4. (fig.) [impedire repentinamente di parlare o di agire: f. uno con uno sguardo, con un'occhiata] ≈ annichilire, freddare, impietrire, incenerire, paralizzare, pietrificare, raggelare. ■ fulminarsi v. intr. pron. (elettrotecn.) [cessare di funzionare per la rottura o la fusione del filamento o della resistenza: la lampadina si è fulminata] ≈ bruciarsi.