fuoristrada
s. m. e agg. [comp. di fuori e strada], invar. – Nel linguaggio sport.: 1. Percorso particolarm. accidentato, tracciato fuori delle strade normali e tale da presentare difficoltà varie (pendenze ripide, ostacoli naturali, fondi ghiaiosi o acquitrinosi, curve a raggio molto stretto, ecc.), che devono essere superate da motociclette o da autoveicoli in speciali competizioni sportive, dette appunto gare di f. (o, in funzione di agg., gare fuoristrada). 2. Nome generico dei veicoli stessi adoperati per tali competizioni, dotati di caratteristiche tecniche che li rendono adatti a superare le difficoltà del percorso, e che variano secondo il diverso tipo di gara (v. anche, per le motociclette, enduro, motocross, speedway, trial); anche come agg.: motociclette, autovetture fuoristrada (o anche da o per fuoristrada). In partic., come s. m., indica un tipo di autoveicolo molto maneggevole, con carrozzeria semplice e robusta, sospensioni molto resistenti e ruote di norma tutte motrici, di grande aderenza al suolo (ne è un tipico esempio la jeep).