G2
s. m. e agg. inv. Sigla di Generazione Due: i figli di genitori immigrati in Italia; di seconda generazione, che appartiene alla seconda generazione di immigrati.
scuole (elementari e medie, come l’istituto comprensivo Bovio-Colletta a San Giovanni a Carbonara) affollate di «G2», ossia di «nuovi italiani», seconda generazione figlia di genitori immigrati che nel 2008, in tutta Italia (per il filosofo francese Michel Serres paese del «mantello di Arlecchino»), raggiungerà quota un milione. (Donatella Trotta, Mattino, 11 dicembre 2007,p. 44, La città degli scambi) ● «I ragazzi di seconda generazione hanno voglia di impegnarsi per cambiare le cose ‒ conclude Cristina Giuliani, una delle curatrici del volume della Cattolica ‒. Basta guardare, ad esempio, la vitalità della Rete G2, associazione che riunisce questi ragazzi che è nata a Roma, ma si sta diffondendo anche da noi. Chi si occupa di loro non dovrebbe lasciarsi sfuggire questo fermento». (Giovanna Maria Fagnani, Corriere della sera, 13 febbraio 2009, p. 10, Politica) ● A Roma 1200 cittadini si sono trasformati ‒ dopo un breve corso di formazione ‒ in contatori/rilevatori sulla base di un questionario di 30 pagine, coordinati dalla Protezione civile e da altre associazioni che già assistono gli homeless in strada. Tra i volontari molte ragazze e ragazzi G2, la seconda generazione immigrata, che parlano perfettamente l’italiano e la lingua d’origine, arabo, romeno, spagnolo. Oppure giovani padri di come Massimo, spinto da un misto di solidarietà e preoccupazione: «Qualche volta penso che basta niente, perdi il lavoro e ti ritrovi per strada, potrebbe succedere anche a me». (Jolanda Bufalini, Unità, 29 marzo 2014, p. 11, Cronaca Italia).
■ Già attestato nella Repubblica del 2 luglio 2006,Roma, p. XII (A. M. E.).