galante
agg. [dal fr. galant, part. pres. dell’ant. galer «divertirsi», direttamente o attraverso lo spagn. galán, galante]. – 1. Di uomo che, solitamente ricercato nel vestire, usa modi cortesi, cavallereschi e cerimoniosi verso le donne, allo scopo di attrarre il loro interesse: un vecchio signore molto g.; un corteggiatore premuroso e g.; anche sostantivato: fare il g. con una signora, farle la corte. Per estens., riferito agli atti, alle parole, alle manifestazioni: maniere, modi g.; una frase, un’allusione g.; che ha relazione con l’amore, amoroso: versi, lettere g.; letteratura g.; o che ha carattere erotico: un’avventura, un incontro, un episodio g.; aneddoti galanti. Per segretario g., v. segretario. 2. a. ant. o letter. Grazioso, gentile, leggiadro: non s’era vista mai una vecchietta g. a quel modo (Collodi); portava un altro abito nero, più g. del primo (De Roberto); Quel fiore siete voi, donna gentile, Quel fiore siete voi, donna galante (Capuana). b. In musica, stile g., quello dei compositori settecenteschi, soprattutto cembalisti, inteso alla ricerca di grazia e di eleganza, sia nel ritmo sia nella melodia ricca di ornamentazioni. 3. ant. Onesto, leale: gli uomin’ galanti Mantengon sempremai le lor parole (Lasca); v. galantuomo. ◆ Avv. galanteménte, con galanteria, in modo complimentoso e cerimonioso: inchinarsi galantemente, fare galantemente il baciamano a una signora.