galleggiare
v. intr. [der. di galla1] (io galléggio, ecc.; aus. avere). – Stare a galla, mantenersi, o avere la capacità di mantenersi, alla superficie di un liquido, di una massa d’acqua: quella cosa maggiormente galleggia sopra l’acqua, che è di minor peso dell’acqua (Leonardo); il sughero, il ghiaccio, l’olio galleggia; un tronco d’albero galleggiava sul fiume. Per estens., riferito a un aerostato, stare sospeso nell’aria senza salire né scendere. In usi fig.: i fanali galleggiavano nella nebbia; poche idee che galleggiano in un mare di parole; Galleggia in alto un cinguettio canoro (Pascoli); non com., sentirsi g. lo stomaco, provare senso di ondeggiamento, di languore allo stomaco, come quando si ha fame o si è prossimi al vomito. ◆ Part. pres. galleggiante, anche come agg. e s. m. (v. galleggiante1 e galleggiante2).