gamba
s. f. In senso figurato, componente di fondamentale importanza nel sostegno di una coalizione politica. ◆ «La mia lista non sarà la gamba moderata dell’Ulivo. È di centrosinistra, tutto attaccato» [Romano Prodi]. (Messaggero, 7 febbraio 1999, p. 4, Primo piano) • Quando si discute se articolare il centrosinistra su due «gambe» – l’ulivista e quella che [Oliviero] Diliberto vorrebbe chiamare «lista della pace», con Prc, Pdci, Verdi e dipietristi – oppure su un nucleo (Uniti per l’Ulivo) attorno al quale aggregare il resto, si discute la formula, non la leadership. Ma [Romano] Prodi, da solo, non basta. (Luca Tentoni, Sicilia, 23 febbraio 2004, p. 2, I temi della settimana) • Qualcuno dirà: ma cosa ci farà [Clemente] Mastella con quel 4,6%? «Tutto: sono l’unica gamba centrista nell’Unione. Se la Margherita fa la lista unitaria con [Romano] Prodi, lo sarò di più». (Luca Telese, Giornale, 18 ottobre 2005, p. 4, Interni).
Nuovo significato del già esistente s. f. gamba, con valore metaforico.