garantito
agg. [part. pass. di garantire]. – 1. a. Munito di garanzia, detto in partic. di cosa offerta in vendita con l’assicurazione che possiede effettivamente i requisiti dichiarati: pura lana g.; oro g. di 18 carati. Per estens., anche nel linguaggio fam., di prodotto che si vuole assicurare originale, genuino, non imitato o contraffatto: ti piace la mia giacca? è stoffa inglese g.; puoi mangiarle tranquillamente, sono salsicce di puro maiale garantito. b. In senso più ampio, certo, reale, sicuro o assicurato: è un affare g.!; è una truffa g.: conosco troppo bene quel tipo!; chiedere, esigere il posto g., il salario g. (e su queste ultime espressioni sono state esemplate altre, come sufficienza, promozione g., diciotto g., e sim., che nel periodo della contestazione studentesca alla fine degli anni ’60 del Novecento costituirono slogan di rivendicazione). Con altro senso, nel linguaggio sociopolitico, ceti g., ceti sociali inseriti stabilmente nel processo produttivo e adeguatamente rappresentati nel quadro politico così da risultare socialmente ed economicamente tutelati nei confronti di eventuali crisi economiche. 2. Con il sign. di certo, sicuro, è spesso usato assol., con valore avverbiale, in incisi o come risposta: da me, garantito, non vedrà più un centesimo!; «Credi che ci voglia imbrogliare?» «Ah, garantito!».