garra
s.f. Nel linguaggio del giornalismo sportivo, grinta e spirito combattivo, originariamente attribuiti alla scuola calcistica uruguaiana; per estensione, usato anche fuori del mondo dello sport. ♦ Cazzimma bianconera – A Napoli e dintorni la chiamano così. Per gli argentini è la "garra". In italiano corrente sarebbe "grinta, carattere, palle…". Ma non rende bene l'idea. La Juventus ce l'ha. E non lo scriviamo dopo averla vista danzare sulle macerie della Roma, quello conta poco. Lo diciamo piuttosto perché la Juve è quella uscita meglio dalla spazzolata britannica. L'unica ad aver davvero trasformato la delusione in benzina e rabbia. (Carlo Genta, Sole 24 Ore.com, 21 marzo 2009, Sport) • Il seminario di possesso palla tenuto dal cattedratico Borja Valero e assistenti ad inizio secondo tempo evidenzia le doti di palleggio e movimento senza palla di una Fiorentina che giocava ormai sul velluto (sul 3-0 e in superiorità numerica), ma il risultato ormai compromesso non giustifica comunque la passività con la quale l'Inter vi ha assistito dal primo banco, da brava scolaretta diligente. Poi avrebbe perso comunque, d'accordo, ma buttandola sulla “garra” almeno avrebbe lanciato un segnale diverso sul piano caratteriale. (Repubblica.it, 28 settembre 2015, Fantacalcio) • Nel 2002 sono Hewitt e Agassi i più forti giocatori del mondo. Safin gioca a sprazzi e il tennis di Federer non è ancora “l’esperienza religiosa” poi cantata da David Foster Wallace. Quello di Rusty è lontano dal classico serve and volley australiano, il cui ultimo esponente di spicco è stato Rafter, classe 1972, che si ritira a fine 2001. Il suo è invece un tennis di corsa e resistenza, di “garra”, ben esemplificato dal suo grido di battaglia “C’mon!” e che poi Rafa Nadal tradurrà in “Vamos!”. Tanta grinta, ma scarsa simpatia, il suo tennis accende pochi appassionati. (Stefano Priarone, Foglio.it, 22 gennaio 2016, Sport) • Capelli al vento, corsa continua e tanta, tantissima grinta: è forse stato l’esempio lampante dell’applicazione della “garra” sudamericana su un rettangolo verde. Matias Jesús Almeyda nasce ad Azul, una piccola cittadina nella provincia di Buenos Aires, il 21 dicembre 1973. Oggi il suo aspetto è molto simile ai tempi in cui giocava, porta ancora la lunga chioma che lo ha sempre contraddistinto mentre prova a trasmettere quella grinta che applicava in campo alla prima squadra del San Jose Earthquakes dove allena dal 2018. (Corriere dello sport.it, 21 dicembre 2019, Calcio) • [tit.] Giuseppe Conte è un tenore senza voce, la Fase 2 / sarà un delirio [sommario] Agnello sacrificale o populista “buono” a questo punto non importa più: l'Italia ha bisogno di un leader / politico e non di un perito tecnico con la “garra” e senza idee. (Rolling Stone.it, 27 aprile 2020, Politica).
Dallo sp. garra (‘grinta’). Con riferimento alla realtà calcistica uruguaiana, in cui da decenni circola la locuzione garra charrúa ‘spirito combattivo tipico degli uruguaiani’, dal nome dell’antica popolazione indigena uruguaiana dei Charrúas, ora estinta), il termine garra è già attestato nella Repubblica del 26 settembre 1989, p. 39, Sport (Fulvio Bianchi).