gascromatografia
gascromatografìa s. f. [comp. di gas e cromatografia]. – Metodo chimico-fisico di separazione dei componenti di una miscela di gas o vapori, a scopo analitico o preparativo; è detto anche cromatografia gassosa, e si basa sulla ripartizione dei componenti della miscela tra una fase stazionaria e una fase mobile, costituita da un gas inerte che viene fatto fluire lungo la fase stazionaria. La fase mobile non interagisce con i componenti della miscela, avendo solo la funzione di trasportarli lungo la fase stazionaria; quest’ultima, posta all’interno di una colonna o di un capillare, può essere un solido adsorbente (cromatografia gas-solido) o, più spesso, un liquido (cromatografia gas-liquido) depositato su un supporto solido inerte o anche, nel caso del capillare, lungo le pareti di questo. L’uscita in successione dei varî componenti della miscela viene registrata sotto forma di un grafico (gascromatogramma) costituito da una serie di picchi, relativi alle diverse sostanze; la posizione di ogni picco dipende dalla natura della sostanza, mentre l’area è proporzionale alla sua quantità relativa.