gastro-filologo
(gastrofilologo), s. m. (iron.) Chi ama le regole e gli ingredienti della buona cucina e studia nei minimi dettagli le proprietà dei cibi e la preparazione di pietanze particolari. ◆ Pollenzo è un sogno, un quadrato magico che racchiude i sapori del popolo e i saperi dei chierici in miracolosa, spettacolosa armonia. Il suo inventore, Carlo Petrini, sopporta allegramente la sua fama prevalente, che è quella del ghiottone, o peggio del gastro-filologo snob, maniaco del formaggio di fossa e dell’ortaggio in via di estinzione. (Michele Serra, Repubblica, 25 aprile 2004, p. 29, Cronaca) • Rudy Ciuffardi e Vincenzo Gueglio […] hanno scritto un libro, «Da un bosco in cima al mare, ricette per mangiare con la natura a meno di un euro», edito da Gammarò. Ristoratore (ma Ciuffardi si autodefinisce «gastrofilologo») e scrittore sollecitano il lettore ad approfittare di una passeggiata tra mare e monti, sulle alture di Sestri Levante, per procurarsi la materia prima – erbette, essenze, frutti – da elaborare in ricette strepitose. (Stampa, 20 giugno 2006, Levante, p. 39).
Composto dal confisso gastro- aggiunto al s. m. filologo.