gastro-follia
gastrofollia (gastro-follia), s. f. (scherz.) Eccentricità gastronomica; preparazione gastronomica stravagante e insolita. ◆ È un Natale di «gastrofollia». Nell’era del fitness e delle diete, i divi di Hollywood scoprono che si può peccare di gola anche senza mangiare. Così, ecco Tom Cruise e Penelope Cruz abbandonarsi al relax dell’idromassaggio in una vasca di Salice salentino. Eccentrici? Forse, ma non sono i soli. (R[affaele] Lor [usso], Repubblica, 23 dicembre 2001, p. 29, Cronaca) • «Un gelato al limòn», cantava qualche anno fa Paolo Conte. Oggi, suonerebbe più facilmente «Un gelato al porcìn». O al peperone, al finocchietto selvatico, allo stracchino. Nessuna gastro-follia in nome del nuovo che avanza: si tratta semplicemente di gelati e sorbetti che hanno abdicato allo zucchero, per trasformarsi in inusuali compagni di piatto delle ricette più creative e curiose. (Licia Granello, Repubblica, 19 maggio 2002, p. 25, Cronaca).
Composto dal confisso gastro- aggiunto al s. f. follia.
Già attestato nella Stampa del 20 marzo 1992, p. 18 (Edoardo Raspelli), nella variante grafica gastro follia.