gatto-volpe
(gattovolpe) s. m. Denominazione giornalistica di una presunta sottospecie selvatica di gatto, con caratteristiche che ricordano la volpe, come la notevole lunghezza del corpo, i canini sviluppati, i baffi e il pelo corti, la grossa coda, le zampe anteriori tigrate e quelle posteriori molto scure. ♦ L'animale vive in una zona incontaminata, nella valle d'Asco. Su un territorio di 25.000 ettari ne sono stati trovati finora 16 esemplari, tra cui una femmina. Lungo circa 90 centimetri dalla testa all'inizio della coda, dispone di denti canini particolarmente sviluppati, un pelo grigiobruno molto fitto che impedisce ai parassiti di attechire, orecchie ampie e una coda folta con colorazione ad anelli. Per la tradizione popolare del luogo si tratta di un "gattovolpe". (Rsi.ch, 14 giugno 2019, Vita quotidiana) • Pelo corto grigio e rossiccio, codona ad anelli scuri e canini particolarmente sviluppati. Il gatto-volpe, leggenda dei pastori corsi, esiste. L’animale è stato individuato nella foresta di Asco (in Alta Corsica) dagli agenti dell’Ufficio francese della caccia e della fauna selvatica (l'Oncfs) che ormai da più di 10 anni lo stava studiando. Pierre Benedetti, capo tecnico ambientale dell'Oncfs, ha sottolineato come questa sia una «specie selvatica naturale» che «era conosciuta ma non censita» perché si tratta di un micio «estremamente discreto, con abitudini notturne». (Messaggero.it, 21 giugno 2019, Animali) • Osservando questo animale, più grosso di un normale felino domestico, con le zampe posteriori particolarmente sviluppate e con un pelo sempre di color fulvo, del tutto simile a quello delle volpi, dedito alla caccia notturna e con abitudini più relazionabili a quelle delle volpi: in un solo animale il gatto e la volpe, come la furbesca coppia del “Pinocchio” di Collodi; da qui il nome di "gatto-volpe". (Fidelity House.eu, 16 luglio 2019, Natura e animali).
Composto dal s. m. gatto e dal s. f. volpe.