Generazione X
(generazione X) loc. s.le f. Nel linguaggio giornalistico, la generazione dei nati tra il 1960 e il 1980. ♦ Alla "generazione X" appartiene chi oggi ha dai 18 ai 29 anni. Negli Stati Uniti sono 46 milioni, rappresentano il secondo gruppo di giovani adulti più numeroso nella storia del Paese. Preceduti in classifica solo dai "baby-boomer", quelli di Bill e Hillary Clinton. (Barbara Stefanelli, Corriere della sera, 5 gennaio 1993, p. 7, Esteri) • Generazione X, generazione Nintendo. Generazione rap, generazione chissà. Sfidano la vita, sprezzano la morte, ognuno con il suo mito in tasca. Jim Morrison o Ambra, Huck Finn o James Dean, o semplicemente il capo-branco: cosa pensano, cosa sognano, cosa provano quando fanno il surf sul tetto della macchina, quando si stendono tra le rotaie, quando fanno le "penne" sull'autostrada, quando giocano a "strangolino" e spingono spingono sulla carodite, quando bruciano i semafori a rosso acceso e quando, sera dopo sera, acchiappano l'esistenza per i capelli? (Maria Novella De Luca, Repubblica, 11 maggio 1994, p. 22, Cronaca) • Sono in sette. Il Novecento per loro è una storia finita. Giorgia Meloni e Mara Carfagna sono nate nel ’77. Hanno 31 anni. La Prestigiacomo ne ha 41. In mezzo ci sono la Gelmini, Alfano, Fitto e Zaia. Nelle stanze del governo è arrivata quella che un tempo chiamavano generazione X, generazione nessuno. Quelli senza carosello e tutti a nanna. Ma anche quelli senza P38 e opposti estremismi. Sono quelli salvati da Space Invaders. (Vittorio Macioce, Giornale.it, 9 maggio 2008, Politica) • “Il metodo della generazione X (quella degli under 40) è mettere tutto sul tavolo, esigere trasparenza, analizzare i dati e prendere decisioni in funzione di queste analisi. È una generazione stanca delle ideologie: anche se ne condivide gli ideali, difficilmente sentiremo Obama parlare di 'terza via', come Clinton. Stanca anche della ragione ideologica, per cui esistono le soluzioni, prima dei problemi” spiegava l’economista e demografo Neil Howe, intervistato all'indomani delle ultime presidenziali Usa che hanno portato alla Casa Bianca il primo presidente nero. A Firenze la generazione X ha forse iniziato il suo percorso di “analisi”, ma ancora non sa chi sarà il suo Obama. (Cesare Buquicchio, Unità, 8 novembre 2010, p. 11, Le analisi) • [tit.] Nevermind compie 25 anni, auguri al / capolavoro dei Nirvana che divenne il manifesto / della Generazione X. (Fatto Quotidiano.it, 24 settembre 2016, FQ Magazine) • Vuoi vedere che l’onere di traghettare la società altrove spetterà ai nati tra il 1965 e il 1980, alla vilipesa Generazione X? Una classe dirigente che quando può scegliere a chi affidarsi preferisce stringere un’alleanza con l’esperienza certificata di certi baby boomer. Come l’osanna dei cinquantenni nei confronti di Mario Draghi, «il migliore», termine di togliattiana memoria ignorato dai millennial. (Giovanni Audifreddi, Gq Italia.it, 11 marzo 2021, Editoriale).
Dall’espressione ingl. Generation X (‘generazione x’), capostipite di una sequenza di denominazioni di presunte classi anagrafiche giunte fino alla Z. Generation X è in origine la prima parte del titolo del romanzo Generation X: Tales for an Accelerated Culture (1991; pubblicato nel 1992 in Italia col titolo Generazione X) dello scrittore canadese Douglas Coupland.