genetica
genètica s. f. [dall’ingl. genetics, termine coniato nel 1906 dal biologo ingl. W. Bateson, dall’agg. genetic «genetico»]. – Ramo delle scienze biologiche che studia tutti i fenomeni e tutti i problemi relativi alla discendenza e cerca di determinare le regole della trasmissione dei caratteri ereditarî, della variabilità, e dell’evoluzione degli esseri viventi, sia animali, sia vegetali. G. applicata ai vegetali, o g. vegetale, o g. agraria (anche fitogenetica), applicazione delle conoscenze della genetica al miglioramento delle piante coltivate, con lo scopo di costituire nuove razze, migliorate rispetto a quelle già esistenti, per mezzo di mutazioni, selezioni, ibridazioni; analogam., si ha una g. applicata al miglioramento animale, che si propone lo scopo di migliorare il patrimonio zootecnico. G. di popolazioni, settore della genetica che studia le frequenze geniche e le loro variazioni in popolazioni diverse della stessa specie; sono, tra altri, campi di studio di questa disciplina la consanguineità e l’incrocio, l’esoincrocio e il possibile vantaggio degli eterozigoti, i polimorfismi e i loro rapporti con la deriva genetica o con fattori selettivi. G. ecologica, ramo della genetica che studia le interazioni tra la costituzione genetica degli individui di una popolazione e l’ambiente in cui questa vive. G. medica, ramo della medicina che si occupa delle malattie ereditarie determinate da alterazioni del patrimonio genetico.