genio /'dʒɛnjo/ s. m. [dal lat. Genius, nome proprio della divinità tutelare, e fig. (come nome comune, genius) "inclinazione"]. - 1. (mitol.) [spirito che protegge una persona, un popolo o un luogo] ≈ nume tutelare. ‖ demone. ⇑ protettore. 2. (estens.) [spirito dotato di potere magico che nei racconti di fate si suppone abitare l'aria e la terra] ≈ ⇓ folletto, genietto, gnomo, silfo, spiritello. 3. a. [disposizione naturale, attitudine a qualche cosa: avere g. per la pittura, degli affari] ≈ attitudine, (fam.) bernoccolo, inclinazione, penchant, predisposizione, propensione, talento, vocazione. b. [preferenza personale per qualcosa o per qualcuno: secondare il proprio g.; persona, cosa di mio, tuo g.] ≈ gradimento, gusto. ● Espressioni: andare a genio (a qualcuno) → □. 4. [caratteristica propria o distintiva: il g. d'una nazione, di una lingua] ≈ carattere, indole, natura, temperamento. 5. [facoltà creatrice dello spirito umano: il g. di Michelangelo; c'è del g. in lui] ≈ genialità, ingegno, intelligenza, talento, [spec. di un artista] creatività, [spec. di un artista] inventiva. ↔ insipienza, mediocrità, stupidità. ● Espressioni: colpo (o lampo) di genio → □. ▲ Locuz. prep.: di genio [di persona o opera, che rivela genialità] ≈ e ↔ [→ GENIALE]. 6. [persona dotata di genio: essere un g. nella pittura, nella matematica] ≈ (region., fam.) capoccione, cervello, (fam.) cervellone, gigante, grande, ingegno, intelligenza, mente, talento, valore. □ andare a genio (a qualcuno) [riuscire gradito, simpatico: tua cugina mi va proprio a g.] ≈ aggradare, (fam.) andare a fagiolo, (lett.) andare a grado, garbare, piacere, (fam.) sconfinferare, soddisfare. ↔ dispiacere, infastidire (ø), seccare (ø). □ colpo (o lampo) di genio [idea ingegnosa che risolve d'un colpo tutte le difficoltà] ≈ folgorazione, illuminazione. ↓ (iron.) alzata d'ingegno, intuizione, (fam.) pensata, trovata.