ghiacciare (tosc. diacciare) [lat. glaciare, der. di glacies "ghiaccio²"] (io ghiàccio, ecc.). - ■ v. tr. 1. [far diventare ghiaccio: il gelo ghiaccia l'acqua nelle tubature] ≈ (non com.) agghiacciare, congelare, gelare, (non com.) raggelare. ↔ decongelare, disgelare, scongelare, sgelare. 2. (estens.) [far sentire un freddo tale da trasformare quasi in ghiaccio: il vento che tira mi sta ghiacciando] ≈ assiderare, congelare, gelare. ↓ intirizzire. 3. (fig., non com.) [incutere terrore, far inorridire e sim.: g. qualcuno con un'occhiata] ≈ agghiacciare, atterrire, fulminare, impietrire, paralizzare, raggelare, sgomentare, terrorizzare. ↔ riconfortare, rincuorare, rinfrancare. ■ v. intr. (aus. essere) 1. [diventare ghiaccio: mettere l'acqua a g.] ≈ e ↔ [→ GHIACCIARE v. tr. (1)]. 2. (estens.) [sentire un freddo tale da avere la sensazione di diventare di ghiaccio] ≈ [→ GHIACCIARE v. tr. (2)]. ↔ ardere, (fam.) bollire, (fam.) cuocere. ■ ghiacciarsi v. intr. pron. 1. [diventare ghiaccio: si è ghiacciata l'acqua nel catino] ≈ (non com.) agghiacciarsi, congelarsi, gelarsi, (non com.) raggelarsi. ↔ decongelarsi, disgelarsi, scongelarsi, sgelarsi. 2. (estens.) [diventare quasi di ghiaccio per il gran freddo] ≈ assiderarsi, congelarsi, gelarsi. ↓ intirizzirsi. ↔ [→ GHIACCIARE v. intr. (2)].