ghibellino
agg. e s. m. [dal medio ted. Wībelingen, der. di Wībeling (ted. mod. Waibling), nome di un castello di Franconia]. – 1. agg. e s. m. Nel medioevo, in Germania, aderente al partito che sosteneva gli Hohenstaufen signori di Waibling contro i duchi di Baviera; in Italia, nei secoli 12°-14°, sostenitore degli interessi imperiali contro la politica papale, e, più genericam., fautore o seguace di ogni fazione politica in contrasto con altra fazione che si definiva guelfa: la cacciata dei gh. da Firenze; le città gh. della Toscana; la politica gh. di Uguccione della Faggiola; Faccian li Ghibellin, faccian lor arte Sott’altro segno (Dante); il papale furore e il gh. (Foscolo). Con sign. estens., e riferito anche a tempi moderni, oppositore del potere temporale del papato; anticlericale, laico: il pensiero, il programma gh. del sec. 19°. 2. agg. In architettura, merli gh., i merli a coda di rondine, così chiamati senza una precisa corrispondenza e riferimento al partito medievale dei ghibellini.