ghigliottina
(ant. guigliottina) s. f. [dal fr. guillotine, e questo dal nome del medico fr. J.-I. Guillotin, che ne propose l’adozione all’Assemblea nazionale francese (1789)]. – 1. Macchina per le esecuzioni capitali per reati comuni, consistente in due travi verticali scanalate, unite in cima da una terza trasversale cui è assicurata una pesante mannaia, la quale, una volta liberata, scorrendo fulmineamente tra le scanalature, spicca dal busto la testa del condannato steso bocconi col collo preso tra due assi sagomate; introdotta, nella forma moderna, già nel sec. 16°, ebbe nuova e larga diffusione durante la rivoluzione francese, ed è rimasta in uso in Francia fino al 1981 (quando è stata abolita la pena di morte). 2. Locuzioni avv. e agg.: a. Alla gh., detto di un’ampia scollatura in vestiti femminili di moda al tempo della rivoluzione francese; vestire alla gh., indossare abiti di tale foggia. b. A ghigliottina, detto di qualsiasi tipo di chiusura con uno sportello che scorra verticalmente tra due scanalature (otturatori a gh. dei proiettori, finestra a gh.), e anche di macchine per tagliare (taglierine, cesoiatrici) fornite di lama a caduta verticale.