ghiribizzo
ghiribiżżo s. m. [forse dal ted. ant. krebiz «gambero»]. – 1. Idea bizzarra e improvvisa, capriccio, fantasticheria: ha sempre dei gh. per il capo; gli è saltato il gh. di fare il giro della regione in bicicletta. 2. ant. Composizione letteraria, trattatello, operetta che abbia carattere di originalità e di bizzarria, che esprima opinioni personali, senza voler apparire importante: se vi piacque mai alcuno mio gh., questo non vi dovrebbe dispiacere (Machiavelli, con riferimento al Principe). Era per lo più parola usata dall’autore stesso con tono di scherzosa modestia, e il plur. ghiribizzi, col senso di «ragionamenti, trovate, invenzioni bizzarre», fu anche titolo di pubblicazioni nel sec. 16°. Cfr. l’analogo uso di capriccio nella musica e nelle arti figurative. 3. ant. Oggetto di forma o di fattura fantasiosa e bizzarra.