giacimento
giaciménto s. m. [der. di giacere]. – 1. ant. L’atto e il modo di giacere. 2. In paletnologia, luogo dove sono state trovate testimonianze di vita umana in epoca preistorica. 3. Con sign. concr., in geologia, petrografia e mineralogia, g. minerario, accumulo di minerali (solidi o liquidi) e di gas nell’interno della crosta terrestre, che si presta ad essere industrialmente utilizzato (è classificato come metallifero o non metallifero a seconda che se ne possano estrarre metalli o materiali non metallici). G. singenetici, quelli che si sono originati contemporaneamente alle rocce incassanti e per lo stesso processo che ha generato tali rocce (g. epigenetici gli altri); g. primarî, quelli che si trovano ancora nelle condizioni in cui si sono originati (g. secondarî gli altri). G. ignei o magmatici, quelli che si sono prodotti dal consolidamento di una massa fusa di origine magmatica, distinti in plutonici o intrusivi se formatisi in profondità e in vulcanici o estrusivi se formatisi in prossimità della superficie terrestre. G. esogeni, quelli superficiali, formatisi per alterazione di rocce, trasporto di materiali, sedimentazione, o aventi origine chimica (depositi di sali), biochimica (depositi di zolfo), organogena (giacimenti di carboni fossili). G. metamorfici, quelli comprendenti tutti i corpi geologici originarî che per successivi processi metamorfici sono stati trasformati in materiali utilizzabili (per es., giacimenti di marmi). 4. fig. Luogo che contiene un bene da proteggere e salvaguardare. In partic., g. culturali, beni culturali di particolare valore (scavi archeologici, musei, biblioteche, archivi e sim.); g. ambientali, luoghi di particolare interesse dal punto di vista del paesaggio e degli aspetti naturali.