giallo polenta
loc. s.le m. e agg.le inv. Tonalità calda del colore giallo simile a quello della polenta; di questa tonalità. ◆ «Dopo il Tour, dove spero di stabilire quali sono i miei limiti sulle grandi salite – ha detto «Vdb» [Frank Vandenbroucke], che dopo aver corso il Fiandre con la testa rossa, ieri aveva capelli giallo polenta – preparerò il Mondiale. Mi sono reso conto che nelle corse d’un giorno nessun traguardo mi è proibito». (Gianfranco Josti, Corriere della sera, 19 aprile 1999, p. 42, Sport) • I palazzi di Piazza Carlo Felice in origine non erano tutti tinti di giallo polenta, ma sfoggiavano un’elegante tavolozza policroma. Avevano pareti in bugnato, color tortora chiaro, mentre i rilievi erano grigi, perché in pietra di Sarizzo. Solo le facciate dei piani superiori erano ocra. E così torneranno ad apparire, entro l’anno venturo, a seguito di attente opere di restauro e ritinteggiatura. (Maurizio Lupo, Stampa, 25 maggio 2005, p. 43, Cronaca di Torino) • Il simbolo della collezione è il metro, strumento del sarto adatto – secondo Kean Etro – sia all’uomo d’affari, sempre impegnato, sia al gentleman, «perché concilia il fare con il pensare». E il colore è il giallo polenta, anche per il cappello (Giornale, 18 gennaio 2007, p. 20, Cronache).
Composto dall’agg. giallo e dal s. f. polenta.
Già attestato nella Repubblica del 27 settembre 1989, p. 26, Sport (Gianni Mura), nella variante grafica giallo-polenta.