giallo-rose
giallo-rosé (giallorosé) agg. e s. m. e f. inv. (iron.) Che, chi rappresenta, esprime l'alleanza tra Movimento 5 Stelle e Partito democratico, identificato il primo attraverso il colore che lo simboleggia, il secondo con un colore che allude a una posizione politica più moderata di quella spesso attribuitagli. ♦ «C’è qualche motivo per festeggiare la nascita del governo cosiddetto giallorosso? A parte che si tratterebbe di un governo giallo-rosé, ma forse sì». (Francesco Maria Tedesco, Fatto Quotidiano.it, 29 agosto 2019, Blog) • Infine, un altro grosso rischio corre questo governo Pd-M5s. Quello di essere l’esecutivo più di sinistra che si ricordi in un momento in cui la maggioranza degli elettori va dall’altra parte. Se sarà davvero giallo-rosso, spalancherà praterie a Salvini, la cui vittoria verrebbe solo rinviata di qualche mese. Gli conviene vestirsi di giallo-rosa, o meglio ancora giallo-rosé. (Michele Brambilla, Quotidiano.net, 4 settembre 2019, Editoriale) • Intanto una notizia: c’è almeno un ministro del governo giallo-rosé – in questo caso una ministra – che vuole ridurre le tasse anziché inventarsene di nuove (tra merendine e voli, ormai, è una gara): Teresa Bellanova, titolare delle Politiche agricole, alimentari e forestali. (David Allegranti, Foglio.it, 26 settembre 2019, Politica).
Composto dagli agg. giallo e rosé. Nato per irradiazione deformata da giallo-rosa, di cui accentua la connotazione iron. indicando la colorazione di un tipo di vino considerato leggero e poco impegnativo.