giaurro
s. m. [dall’ingl. giaour, adattam. del turco gâvur, pers. gaur, alteraz. dell’arabo kāfir «infedele»]. – Designazione spregiativa usata un tempo dai musulmani, spec. turchi, verso i cristiani; la voce si è diffusa soprattutto con la pubblicazione del poemetto Il giaurro (ingl. The Giaour, 1813) di G. Byron, e con il dipinto di E. Delacroix ispirato a quella vicenda.