gigliato
agg. e s. m. [der. di giglio]. – 1. a. Che ha l’emblema o l’impronta del giglio: stemma, vessillo g.; monete g., con riferimento a monete antiche. Nel linguaggio sport., s. m. pl., i gigliati, i calciatori della Fiorentina, così detti per il giglio, emblema di Firenze, che portano sulla maglia viola. b. agg. In araldica, attributo delle pezze e delle figure con le estremità che terminano a forma di giglio araldico. 2. In numismatica: a. s. m. Nome del carlino degli Angioini di Napoli quando nel 1303 fu mutato il tipo del rovescio e vi fu posta, in luogo dell’Annunciazione della Vergine, la croce accantonata da gigli. b. Il fiorino di Firenze, così detto dal giglio, emblema della città; zecchino g., il ruspo fatto coniare da Cosimo III de’ Medici, granduca di Toscana, nel 1719. In senso fig., son denari g., espressione usata un tempo a Firenze per indicare denari sicuri, su cui si poteva far conto.