giglio magico
loc. s.le m. (iron.) In politica, gruppo di fedeli sostenitori e consiglieri di Matteo Renzi, con il quale condividono l'origine toscana. ◆ Qualche giorno fa Michele Salvati ha avvicinato Renzi a Dante Alighieri: "Qui si parrà la tua nobilitate". Per lui deve essere suonato come un invito a nozze. Irruento com'è, e misirizzi come i seguaci del "Giglio magico" l’hanno un tantino viziato a essere, Piripitto dialoga e talvolta, come nel libro Stil novo (Rizzoli, 2012), tratta alla pari i Grandi del passato, "Dante è ganzo" osserva. (Filippo Ceccarelli, Repubblica, 27 ottobre 2013, Prima Pagina) • Dopo il «Clan degli avellinesi» («Gli irpini rappresentano il 70 per cento dell’intelligenza politica nazionale», ammiccava Ciriaco De Mita), dopo la «Corte Arcoriana» berlusconiana, dopo la «Brigata Sassari» cossighiana e dopo il «Cerchio Magico» leghista con baricentro varesotto, è il momento del «Giglio Magico» renziano. (Gian Antonio Stella, Corriere della sera.it, 31 luglio 2014, Politica).
Composto dal s. m. giglio e dall'agg. magico, sul modello di cerchio magico (v.).