gilet giallo
loc. s.le m. Appartenente a un movimento nato per protestare contro l’aumento del prezzo del carburante, che ha adottato come emblema la casacca gialla di sicurezza ad alta visibilità indossata dai suoi sostenitori. ♦ [sommario] Francia. Rischio di blocchi stradali in tutto il paese: la scintilla della protesta è l'aumento del prezzo dei carburanti. Ma il movimento si è allargato a una rivolta anti-tasse, fomentata da un sentimento di ingiustizia fiscale e di abbandono. Macron sulle difensive. L'opposizione parte all'attacco, dall'estrema destra a Mélenchon (solo i Verdi non cavalcano la rabbia contro le eco-tasse). I sindacati prendono chiaramente le distanze dai gilet gialli. (Manifesto.it, 17 novembre 2018, Europa) • [tit.] Gilet gialli, Macron annulla aumento tassa per il 2019. (Sole 24 Ore.com, 6 dicembre 2018, Mondo) • [tit.] Francia, gilet giallo travolto e ucciso da / un camionista | Il governo: "Sabato non / scendete in piazza". (Tgcom24 Mediaset.it, 13 dicembre 2018, Mondo) • Il giallo è un colore ambivalente. Da un lato si presenta come il colore della luce – il più luminoso – e della prosperità, e come tale è presente in molte religioni del passato e del presente; dall’altro, è il colore della malattia e della follia: bile, cuore malato, acidità. In Occidente è stato il colore attribuito agli stravaganti, ai mentitori e ai traditori. Nel Medioevo era il colore dei cavalieri felloni, di Giuda; con questa tinta si dipingevano le Sinagoghe. Nel corso del Secondo conflitto mondiale fu imposto agli ebrei: la stella gialla. Colore quindi di esclusione, è diventato il colore degli “inclusi”, i cosiddetti “gilet gialli” francesi (gilets jaunes). (Marco Belpoliti, Espresso, 16 dicembre 2018, p. 15, Una fotografia).
L’espressione ricvalca il fr. gilet jaune.