ginepro
ginépro s. m. [lat. *ienĭpĕrus per il class. iunĭpĕrus]. – 1. Conifera della famiglia cupressacee (Juniperus communis), distribuita, con molte varietà, in tutto l’emisfero boreale, nei luoghi boschivi e selvatici: è una pianta arbustiva con foglie rigide e pungenti, e fiori dioici; gli strobili bacciformi, detti impropriam. bacche, più esattamente coccole, sono corpiccioli tondi, carnosi, neri, di sapore aromatico, dai quali si ricava l’essenza di g. medicinale, il liquore detto gin (il ginepro dà solo il profumo), l’acquavite di g. e, per distillazione in corrente di vapore acqueo, l’olio di g., liquido incolore o giallo verdognolo, di odore che ricorda la trementina, di sapore amaro e bruciante, contenente in prevalenza pinene, cadinene e canfene, usato nella fabbricazione di liquori, per profumare saponi e, in medicina, come diaforetico, diuretico e balsamico. In Italia, nei pascoli alpini, è frequente la specie nana (g. nano, lat. scient. Juniperus nana), che ha fusti striscianti e foglie piccole, meno pungenti. Il g. rosso (lat. scient. Juniperus oxycedrus), elemento mediterraneo, ha coccole più grandi, rosso-brune, ed è frequente, soprattutto nella sottospecie indicata con i nomi di g. coccolone o gineprone, nella macchia sempreverde; per distillazione secca del suo legno si ottiene il catrame di g. (detto anche olio empireumatico di g., olio nero di g. e olio di cade), liquido sciropposo, limpido, di colore bruno, di sapore bruciante, costituito da idrocarburi, guaiacolo, cresolo, ecc., usato in medicina come antìsettico e risolvente nelle affezioni cutanee. 2. G. della Virginia: altro nome del cedro rosso (v. cedro1).