ginnasio
ginnàṡio s. m. [dal lat. gymnasium, gr. γυμνάσιον, der. di γυμνάζω «fare esercizî ginnici», da γυμνός «nudo»]. – 1. Nell’antica Grecia, originariamente luogo dove i giovani si esercitavano, nudi, nei giochi atletici, e in seguito anche centro di educazione spirituale e di ritrovo, in cui si tenevano banchetti, feste, rappresentazioni teatrali, lezioni, conferenze. 2. a. In età moderna, corso di studî classici diversamente regolato nei singoli stati. Nell’attuale ordinamento scolastico italiano, corso di studî superiore, costituito da un biennio (quarta e quinta ginnasio), cui si può accedere dopo aver conseguito la licenza di scuola media, e al termine del quale si accede al liceo classico; fino al 1940 esistevano due corsi di ginnasio, uno inferiore, di tre anni, corrispondente alla successiva scuola media, e uno superiore, rimasto nell’ordinamento attuale, in cui si intraprende lo studio del greco. Locuzioni: fare il g., frequentare il g., seguire gli studî ginnasiali; professore di g., studenti di g.; libri di testo per il g.; ci siamo conosciuti al g., durante il corso di studî ginnasiali. b. L’edificio, la sede della scuola dove si svolge tale insegnamento: incontriamoci davanti al g.; è in costruzione un nuovo ginnasio. ◆ Dim. e spreg. ginnaṡiétto, ginnaṡiùccio; solo spreg. ginnaṡiùcolo.