giocattolesco
agg. (iron.) Dell’industria che produce giocattoli; che diverte con semplicità, come un giocattolo. ◆ «Nooo, questa è Barbie Innamorata, me l’ha regalata Marianna; vedi, quando premi un bottone gli batte il cuore e diventa rossa». Cosa può fare, dire, una mamma che ha studiato davanti a questa sfiziosa ma imbarazzantissima icona di femminilità? […] Studiarla per riflettere? Forse sì. Sul fatto che la grande distribuzione giocattolesca è riuscita a commercializzare anche l’innamoramento a uso bambine; e chissà, magari lo sdogana dagli imbarazzi con cui viene trattato. (Maria Laura Rodotà, Stampa, 22 gennaio 2000, Tuttolibri, p. 8) • La Linea di Osvaldo Cavandoli è una delle non poche eccellenze italiane che hanno fatto il giro del mondo, ma la bibliografia in materia è piuttosto risicata, e anche passeggiando per internet non è che se ne trovi grande traccia. […] Rispetto all’universo di Carosello, giocattolesco, fumettistico in senso molto tradizionale, la Linea è comunque un vero e proprio shock. L’immagine è quasi metafisica, il gioco grafico, nel suo svolgimento appunto lineare e ininterrotto, affascina adulti e bambini in maniera indelebile. È quello che si dice volgarmente un’idea geniale. (Michele Serra, Repubblica, 18 novembre 2007, p. 28, La Domenica di Repubblica).
Derivato dal s. m. giocattolo con l’aggiunta del suffisso -esco.
Già attestato nella Stampa del 18 luglio 1998, p. 9, Estero (Domenico Quirico).