giovane
gióvane (meno com. gióvine) agg. e s. m. e f. [lat. iŭvĕnis] (nel plur., quasi esclusivam. gióvani). – 1. agg. a. Che è nell’età della giovinezza: uomo g., donna g.; due g. sposi; una signora giovanissima; da g., in gioventù: da g. era un bell’uomo; talora determinato dal complemento: g. d’anni, g. d’età; spec. in contrapposizioni: g. d’anni e maturo di senno; Giovine d’anni e rugoso in sembiante (Foscolo). Per estens., giovanile: ha un viso g. e fresco; si mantiene sempre giovane. Con uso fig.: essere g. di spirito, di mente, di cuore, con allusione alla freschezza, all’ingenuità, alla vivacità dei sentimenti, e sim.; analogam.: avere un cuore g., lo spirito giovane. b. In senso relativo, che non ha ancora l’età richiesta, o l’esperienza necessaria a determinati fini: è ancora g. per votare; sei troppo g. per decidere; è g. del mestiere. c. Con sign. più ampio, in contrapp. esplicita, o più spesso implicita, a vecchio, anziano (cioè all’età senile e alle sue caratteristiche): è morto ancora g.; ormai non è più tanto g.; spec. con riguardo alle forze fisiche, al vigore della mente: ha quasi settant’anni, ma è (o si sente) ancora giovane. Con valore relativo, più g., meno g., minore o maggiore di età rispetto ad altra persona: è più g. di me; ha la mia stessa età, eppure sembra meno g. di me; talvolta, aggiunto a nomi di personaggi storici, li distingue da altri omonimi più antichi o più vecchi: Plinio il Giovane, Michelangelo Buonarroti il Giovane. d. Posposto al sost., in alcune espressioni del linguaggio pubblicitario, destinato ai giovani, o che conferisce un aspetto giovanile: moda g., abiti giovani. 2. agg., estens. a. Di animali o piante, nato da poco tempo: cane, cavallo g.; sotto le graziose ombre di giovani alberi (Boccaccio); ulivi, viti g., rami giovani. Analogam., luna g., che è nella sua prima fase; con altro traslato, riferito a periodo dell’anno, non avanzato, primaverile: Cari selvaggi colli che il giovane april rifioria (Carducci). b. Di vino, non invecchiato, non ancora stagionato: è un vinello g. (ma per l’uso della dicitura vino g. o vino novello sulle bottiglie, v. vino); analogam., ma meno com., di altri prodotti alimentari: cacio g., fatto da poco, ancora fresco. c. D’altre cose, anche astratte, costituito o formato da poco tempo: un’istituzione, una scienza, un’industria ancora g.; popolo, nazione giovane. In partic., unito a nomi di paese o di popolo, forma locuzioni che indicano associazioni politiche, generalmente segrete: Giovine Italia, associazione politica fondata a Marsiglia nel luglio 1831 da G. Mazzini, segreta per quanto riguardava i nomi degli affiliati (che dovevano scegliersi un nome di guerra tratto dalla storia medievale italiana), ma palese per quanto riguardava il programma (diffuso dal giornale omonimo), che aveva lo scopo di instaurare in Italia una repubblica democratica unitaria; Giovine Europa, associazione politica (anch’essa segreta quanto ai nomi degli affiliati, ma pubblica come programma), fondata a Berna nel 1834 da G. Mazzini e da altri profughi politici italiani, tedeschi e polacchi, con lo scopo di costituire una federazione delle associazioni nazionali (G. Italia, G. Germania, G. Polonia, G. Francia, G. Svizzera). 3. s. m. e f. a. Persona che è nell’età della giovinezza: si è fidanzata con un g. del suo paese; è una bella g.; saper comprendere i g.; una scuola, un convitto di 500 giovani. Protesta dei g., lo stesso che contestazione giovanile (v. contestazione). b. In uno studio legale, in un negozio, in un’officina, e sim., chi aiuta il principale, indipendentemente dall’età: g. di studio, g. di bottega; g. di banco, il commesso di un negozio, di un esercizio. ◆ Dim. giovanétto, e più com. giovinétto (v.), anche come sost. e meno spesso come agg.; giovanino, anche riferito ad animali; giovincèllo, anche come s. m. e per lo più in tono scherz.: questi giovincelli che si danno tante arie!; accr. giovanòtto (v.) e giovinòtto, s. m.; spreg. giovinastro (v.) e, poco com., giovinàccio, entrambi s. m., con riferimento all’indole e ai costumi.